Volevo ringraziarvi per il vostro entusiasmo e la fantastica accoglienza di ieri:
mi verrebbe da dire che è stato come sentirsi a casa, ma temo che non sarebbe appropriato, considerando che:
- A casa mia il tempo di attenzione che mi riservano marito e figli quando parlo si calcola in centesimi di secondo, e voi siete stati ad ascoltarmi per quasi due ore.
- A casa mia non mangio mai servita a tavola (e nemmeno seduta, pensandoci bene).
- A casa mia non si mangia così bene (questa è una postilla di Gianni).
Insomma, in considerazione di tutto ciò, vi ringrazio di cuore.. per NON avermi fatto sentire a casa!
Un abbraccio e ricordiamoci a vicenda nella preghiera.
P.S. Il parmigiano e i dolci stanno andando a ruba.
Ciao Susanna grazie a te e a Gianni per la bellissima testimonianza di vita, di fede, vissuta e testimoniata con grande umiltà, caratteristica di chi è cosciente di aver ricevuto un grande dono.
SALMO 126
Se il Signore non costruisce la casa, *
invano vi faticano i costruttori.
Se la città non è custodita dal Signore, *
invano veglia il custode.
Invano vi alzate di buon mattino, †
tardi andate a riposare
e mangiate pane di sudore: *
il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.
Ecco, dono del Signore sono i figli, *
è sua grazia il frutto del grembo.
Come frecce in mano a un eroe *
sono i figli della giovinezza.
Beato l’uomo *
che piena ne ha la farètra:
non resterà confuso quando verrà alla porta *
a trattare con i propri nemici.
Questo salmo che abbiamo appena recitato nei vespri ci ha ricordato molto la vostra famiglia.
Buona notte!
Elli e Ste
A presto….